Recensione unica, sia per questo film che per il sequel del 2019. Entrambe potrei definirle delle prove discrete, con qualche punto a favore ma con anche evidenti difetti.
Partiamo da questo film: storia non originale tra la ragazza apparentemente insignificante e il ragazzo più popolare della scuola. Complice una serie di eventi, finiscono per convivere di nascosto. Lui oscilla tra il freddo e l'arrogante, in generale un carattere piuttosto chiuso; lei più diretta e solare, a tratti quasi impacciata. Mi ha ricordato molto il drama "Good morning call" e, per alcuni versi, anche "Itazura na kiss: love in Tokyo". Protagonisti ben assortiti, allineati anche a livello di recitazione (prova buona ma sicuramente non eccellente, sulla capacità di trasmettere le emozioni al pubblico c'è ancora molto lavoro da fare).
Trama scontata e che non rappresenta palesemente l'obiettivo della serie (il fulcro è sostanzialmente la storia tra i due). Lo sviluppo non sempre lineare, l'ex ragazza/amica d'infanzia s'inserisce male nel contesto e il suo senso quale elemento di disturbo - tra eventi presenti e vicende passate - rimane un po' avvolto nella confusione e a tratti anche privo di senso.
Spostandoci sul sequel, il primo punto pesantemente negativo salta all'occhio: gli attori protagonisti non sono più gli stessi. Spiacevolezza fortunatamente non cosi frequente nei film/drama, ma qui purtroppo va così. Dei personaggi del primo film viene conservato giusto il nome e poco altro: il nuovo Shu è inconsistente e insipido come pochi...mentre Aoi passa dall'essere una ragazza relativamente piacevole a quel piccolo impiastro di attrice che ha affossato anche un bel drama quale "An incurable case of love". Attrice che qui si ripropone come una fotocopia del personaggio del drama sopracitato (stesso taglio di capelli, stessa mimica facciale, quasi stessa caratterizzazione del personaggio). E' un'attrice - o un personaggio - che si subisce in tutti i sensi: impattante, snervante, fastidiosa ma - per sfinimento - forse anche un po' buffa. Brutta quindi l'idea di cambiare il cast e discutibile la scelta dei sostituti. L'unico pregio di questo sequel è di seguire le vicende "di coppia" (sono purtroppo molti i film/drama che non ci regalano una seconda stagione dopo il primo lieto fine). Per il resto anche qui lo spessore della trama gareggia con un foglio di carta velina, al posto dell'ex ragazza abbiamo il cugino di lui, e di altri grandi novità all'orizzonte non se ne vedono.
Trattandosi di un tempo ridotto - alla fine parliamo di due film - la visione ci può anche stare. Senza aspettative diverse da quelle che si possono avere, può anche filare tutto liscio e portare a casa un giudizio poco più che sufficiente.
Partiamo da questo film: storia non originale tra la ragazza apparentemente insignificante e il ragazzo più popolare della scuola. Complice una serie di eventi, finiscono per convivere di nascosto. Lui oscilla tra il freddo e l'arrogante, in generale un carattere piuttosto chiuso; lei più diretta e solare, a tratti quasi impacciata. Mi ha ricordato molto il drama "Good morning call" e, per alcuni versi, anche "Itazura na kiss: love in Tokyo". Protagonisti ben assortiti, allineati anche a livello di recitazione (prova buona ma sicuramente non eccellente, sulla capacità di trasmettere le emozioni al pubblico c'è ancora molto lavoro da fare).
Trama scontata e che non rappresenta palesemente l'obiettivo della serie (il fulcro è sostanzialmente la storia tra i due). Lo sviluppo non sempre lineare, l'ex ragazza/amica d'infanzia s'inserisce male nel contesto e il suo senso quale elemento di disturbo - tra eventi presenti e vicende passate - rimane un po' avvolto nella confusione e a tratti anche privo di senso.
Spostandoci sul sequel, il primo punto pesantemente negativo salta all'occhio: gli attori protagonisti non sono più gli stessi. Spiacevolezza fortunatamente non cosi frequente nei film/drama, ma qui purtroppo va così. Dei personaggi del primo film viene conservato giusto il nome e poco altro: il nuovo Shu è inconsistente e insipido come pochi...mentre Aoi passa dall'essere una ragazza relativamente piacevole a quel piccolo impiastro di attrice che ha affossato anche un bel drama quale "An incurable case of love". Attrice che qui si ripropone come una fotocopia del personaggio del drama sopracitato (stesso taglio di capelli, stessa mimica facciale, quasi stessa caratterizzazione del personaggio). E' un'attrice - o un personaggio - che si subisce in tutti i sensi: impattante, snervante, fastidiosa ma - per sfinimento - forse anche un po' buffa. Brutta quindi l'idea di cambiare il cast e discutibile la scelta dei sostituti. L'unico pregio di questo sequel è di seguire le vicende "di coppia" (sono purtroppo molti i film/drama che non ci regalano una seconda stagione dopo il primo lieto fine). Per il resto anche qui lo spessore della trama gareggia con un foglio di carta velina, al posto dell'ex ragazza abbiamo il cugino di lui, e di altri grandi novità all'orizzonte non se ne vedono.
Trattandosi di un tempo ridotto - alla fine parliamo di due film - la visione ci può anche stare. Senza aspettative diverse da quelle che si possono avere, può anche filare tutto liscio e portare a casa un giudizio poco più che sufficiente.
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