La prima cosa da sapere, prima di visionare il titolo, è che il mistero principale non viene completamente chiarito: la scena finale ci dà a intendere che c’è un ulteriore strato di cipolla da pelare, per così dire. Apparentemente, il film Don't Call It Mystery: The Movie, etichettato come sequel e che si presume sarà disponibile nell’autunno 2023, non verterà su queste indagini. Il sunto disponibile non ne fa menzione e, soprattutto, su Mydramalist la lista degli attori, forse ancora parziale, per il momento non vede Nagayama Eita nel cast.
Ad ogni modo, i curiosi possono aspettare la pubblicazione in Italia del manga, che potrebbe arrivare presto. Incrociamo le dita. Rimanere in sospeso non è mai una bella cosa.
Protagonista assoluto del drama è Totono Kuno, interpretato da un brillante Suda Masaki, uno studente universitario di psicologia con una gran testa di capelli ricci, che sono un po’ il suo cruccio, e con una gran passione per il curry. Kuno ha una memoria prodigiosa, è intelligentissimo e ha capacità di osservazione fuori dal comune. L’insieme di queste qualità è perfetto per la risoluzione di misteri, ma lo rende anche un po’ distante dai suoi simili, in difficoltà nel relazionarsi con possibili amicizie o situazioni romantiche. La cosa sembra peggiorare ulteriormente quando vicino a casa sua viene scoperto il cadavere di un compagno, e tutti gli indizi sembrano puntare su di lui, ma… niente paura! I poliziotti non hanno idea di chi si siano messi in guardina, e il nostro ci metterà poco a scagionarsi e a risolvere brillantemente il mistero, elargendo, per buona misura, numerose perle di saggezza agli investigatori.
Da lì, sarà spesso chiamato in aiuto per risolvere circostanze ingarbugliate, quando non saranno proprio queste situazioni a venirlo a cercare, ovunque si trovi, perfino in ospedale! In realtà sembra che il povero Kuno abbia una calamita che attira invariabilmente matti, assassini e personaggi particolari, per cui si trova sempre in mezzo a situazioni misteriose e spesso pericolose, riuscendo sempre a trovare il bandolo della matassa.
La personalità di Totono Kuno ti prende a poco a poco. E’ un solitario anche perché può risultare molto respingente: col suo fare dimesso e in tono ingannevolmente piatto spara bordate ad alzo zero senza risparmiare nulla e nessuno. Le vicende presentate sono molto tristi e deprimenti, parlano di situazioni familiari insostenibili, di malattie, assassinii, serial killer. Come se non bastasse, il nostro sputa addosso al malcapitato di turno e quindi, per interposta persona, allo spettatore, un concentrato di amarissime verità. La cosa può diventare irritante e stucchevole, i primi episodi sono forse i più densi di queste situazioni, e devo dire che mi hanno disturbato un po’. Sarà la mia coda di paglia?
Alla fine, comunque, non si può fare a meno di lasciarsi stregare dall’involontario detective, di cui si intuisce un doloroso passato, al pari di quello di altri personaggi che ci vengono presentati. I vari casi che vengono risolti si rivelano pian piano per essere, in qualche modo, collegati in un affresco comune, e questa è una gran bella cosa. Meno piacevole è, invece, che le vicende procedano a volte “aiutate” da scempiaggini poco credibili o da casualità spicciole, coincidenze che solo in Dramaland possiamo vedere. In una occasione pare ci sia addirittura un accadimento paranormale e, a mio gusto personale, in una storia di questo tipo ci sta un po’ come i proverbiali cavoli a merenda.
La sceneggiatura è però per lo più abbastanza intelligente, ricca di colpi di scena, e non tutti prevedibili, con continue sorprese e molti rovesciamenti di fronte. Mai, come qui, si deve fare il verso a Labyrinth: tutto non è sempre come sembra. In tutta sincerità, bisogna però dire che la trama procede con molti cliché. Per esempio il genio un po’ strambo e magari dal triste passato, l’abbiamo già visto in tutte le salse, le persone che incontra che vengono in qualche modo “salvate” o che tramite lui imparano a guardare le cose sotto altri punti di vista, o a non mentire a se stesse, non sono propriamente nuove, e così via. La polizia, per quanto presente, non sembra essere particolarmente efficace e pare esistere solo per dare un’aura di ufficialità a certe situazioni che sarebbero altrimenti molto più incredibili di come sono presentate.
Ma si perdona quasi tutto perché questa serie ha un gioiello magico che le permette di superare ogni difficoltà: Suda Masaki. E’ la sua brillante interpretazione a reggere buona parte del drama, e a reggerla bene. Triste, perplesso, stupito, meravigliato, felice (normalmente, per essere riuscito finalmente a mangiare il suo curry, visto che viene sempre interrotto), senza dimenticare spietato, quando recapita i suoi numerosi colpi bassi verbali: in ogni circostanza la sua presenza sullo schermo basta a in-trattenere l’attenzione dello spettatore.
Quando dico che Suda Masaki è la colonna portante della serie, non bisogna però dimenticare che si tratta pur sempre di un’opera giapponese, con tutti i suoi peculiari manierismi. La recitazione è spesso plateale, i gesti sono esagerati, da parte di molti dei protagonisti. Assistiamo comunque ad un esperimento abbastanza riuscito di fusione tra gli elementi umoristici, che non sono mai eccessivi, con i numerosi elementi drammatici, anche sanguinosi.
Lo sbocciare dell’amicizia, o di qualcosa di più, con la misteriosa Raika (Kadowaki Mugi) così come il rapporto con l’impenetrabile Garo (Nagayama Eita), biondino che pare interessato a Kuno (e ricambiato?) in maniera forse più che amichevole, ci dà un assaggino di coinvolgimento romantico non molto sviluppato. Anche alla poliziotta Seiko (Ito Sairi) forse non dispiacerebbe conoscere un po’ meglio il piccolo genio ma… almeno in questa serie, non s’ha da fare.
Una colonna sonora gradevole sicuramente aiuta molto il coinvolgimento emotivo nelle vicende: Chameleon, dei King Gnu, si è ascoltata diverse volte con molto piacere, così come sono stati spesso azzeccati molti brani di musica classica.
In sunto una serie che, al netto di qualche colpo basso di troppo alla coscienza dello spettatore, e di qualche colpetto forse eccessivo per indirizzare la trama, riesce a mantenere alti l’interesse e la tensione fino in fondo. A patto, beninteso, di non farsi infastidire troppo dallo stile di recitazione giapponese. Bisogna farci l’occhio, ma ci si abitua in fretta.
Esta resenha foi útil para você?
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Esta resenha foi útil para você?
"Don't Call It Mystery" ~ call it quirky!
Loved it. Quirky, compelling, with mixed and intriguing characters that were so well cast. Masaki Suda was SO good. His character portrayal was my favourite and I feel he really made this drama go from "not bad" to "great".It isn't perfect, but so very enjoyable and gripping; I loved the dry wit too.
Kept me engaged all the way through and I binged the whole series very quickly.
I really hope there is a S2, as there were a number of loose ends and unanswered questions ??
Really annoying that the minimum review characters is so high... I've written all I feel I need to, but can't post ? Try again...
Esta resenha foi útil para você?
Esta resenha pode conter spoilers
over-hyped but worth a watch anyway
While I'm enjoying this drama, I'm not loving it. The cases are too formulaic, the "mystery game" set of episodes makes no sense (3 out of the 7 invitees know his history and the history of the house, so how can they fairly be involved in the game play?), and I was having definite "Scarecrow and Mrs. King," "Diagnosis Murder," "Castle," and "Murder, She Wrote" flashbacks. That's what happens when someone who is not a PI or an actual law enforcement officer ends up embroiled in mysteries. They can be fun to watch, but usually nothing more because they're falling back on overly-used tropes that have been around for decades.I like Suda Masaki. Most of the time. Here, he's entertaining, but the character doesn't have a whole lot of depth other than being a fairly smart-mouthed college student with so much intellectual prowess that he has a superiority complex. Rather like a certain literary detective everybody keeps alluding to. What that means is that this has been done before, and better, by far more skilled storytellers. And I am not impressed with any of the secondary actors. They're rather lackluster and only in entertainment would cops actually allow a citizen to help with crime-solving. Plus, the female cop is driving me bananas. If she had more confidence in herself than others would have more confidence in her. And she has no chemistry with the ML who she is supposed to be crushing on. So that side plot is just irritating.
The drama is certainly worth finishing. But in the mystery/thriller genre, it's not going to be a favorite. I won't regret watching it, I know that much, but there are already other mystery dramas that I like so much better (Shoutai, Seigi no Tenbin, Gourmet Detective Goro Akechi). It reminds me of "Strawberry Night Saga," so much anticipation and a bit of a letdown. I don't mind camp. Sometimes I actually prefer it because it works with the story (like Gourmet Detective Goro Akechi). What I hate is pretentious writing and this drama is full of it. And this is coming from someone who loves Jdramas.
Esta resenha foi útil para você?
Disappointing...
I'm not familiar with the manga, so when I saw the high rating, I was expecting an interesting story. plot twists, great characters (I had just finished "Beyond Evil" and I was in the mood for something similar).That's not it.
The show is more like a collection of short stories (1/2 episodes each) and there's no place for character development, tension building, heart-stopping moments.
The one thing I remember from this show is the actor with the beanie who thought every line had to be shouted.
Probably not a good sign.
Esta resenha foi útil para você?
don't call it mystery
I will go from the start, I love themes like this one, it has Agatha christi written all over it!I admit I didn't think I would like it, but so wrong!
there's #2 depicts Hercule Pirout, awesome! and more to come, wish I could find more like this !! the actors are awesome, loved the way the young man put down the cops, in a nice way, of course, could work his way to be another sherlock holmes, "me thinks a mystery afoot" per sherlock holmes that is. I think you all will enjoy this, it's refreshing and funny.
Esta resenha foi útil para você?
Great Detective.
This drama has a great vibe, but some of the mysteries can be hit or miss. I love our detective and how he operates...It's a short but decent japanese mystery anthology with mature materials and genuinely Goosebumps inducing moments.
It's not the best but it's definitely worth rewatching some of the episodes for the stories.
Esta resenha foi útil para você?
Esta resenha pode conter spoilers
I tried...Too much back and forth
I'm in the middle of watching this so my ratings are based off of the two episodes I've already seen.I'm always trying to find some good Asian action dramas without the sappy romance and I keep coming up short. I love my Kdramas but I'm trying to venture out into trying to watch other types dramas just in case I hit a slump. I've been hitting a lot of slump Kdramas lately so here I am trying to watch a Japanese drama.
Right now this series is OK. It's not really grabbing me. When that happens it leads me to drop the series altogether.
Why isn't this drama grabbing me right now?? Is it because there's no character connection going on here? Is it because everybody's role is just...flat? I love police dramas because of how well the characters intertwine with each other and so far that's not happening here.
The main character has no emotion...he's blankly staring out into oblivion just running his lines. Other characters look like they regretted trying out for the roles they were given and it truly shows.
The one thing that I seriously hate about police dramas is how a civilian knows more than the actual police and the police becomes dumb at this point. They're relying on someone outside of the scope which makes them look utterly useless. Plus it seems like Japanese dramas have a tendency to look down on their female counterparts and decides to add that into the series.
I'm never a fan of the Japanese music because it seems like they play the wrong choice at the wrong time: The Nutcracker theme??? Really??
I may stick this out. The ratings may change...I would like to find something that would leave me to hitting the next episode. This one so far isn't it. I'm just wondering what those who gave this series a 10 saw that I'm missing.
Esta resenha foi útil para você?